Rugby – Milo’ld: 2ª Edizione Trofeo solidale Sostieni la mischia

Continua la autumn serie dei Milo’ld, oggi impegnati sul campo di Abbiategrasso. Et hic manemus optime almeno per due ragioni: innanzitutto perché è un torneo di beneficenza, il ricavato del quale andrà all’associazione Espera vicina ai bambini con disabilità (daje forte!); consumare qualche birra in più farà solo del bene; e poi perché siamo ospiti dei Falchi Grassi, ragazzi ai quali ci lega una profonda amicizia.
Il torneo vede impegnate sei squadre divise in due giorni, con finali per l’assegnazione dei posti in classifica.
La nostra prima partita è con i Dragold di Milano. È rugby a 10, si gioca in una metà campo, per il lato corto. Spazi ristretti, dovrebbero aumentare le sportellate. E invece i milanesi ci stupiscono con un gran bel giuoco orchestrato da una cerniera di lusso, nella quale spiccano le mani del mediano sudafricano che non si riesce a placcare. Rapidi, agili, atletici cercano la superiorità al largo con loop e passaggi velocissimi; e, infatti, ci bucano due volte all’ala. Nel primo tempo riusciamo a reggere e chiudiamo sul pareggio con una meta di Alessandro Alecci. Nel secondo tempo ci disuniamo un poco e i Dragold ci infliggono due mete ben costruite. Bravi.
Seconda partita con gli Old Kaimans Lainate. Per la cronaca finisce 2 a 1, con i Milo’ld che vanno in vantaggio, con Emanuele De Niro, ma non riescono a gestirlo. Di questa partita, però, conserveremo indelebile il ricordo di quella che, anche se priva di marcatura, si candida ad essere una delle azioni più spettacolari della stagione.
Emanuele De Niro, ancora lui, parte come una mietitrebbia. Gli si aggrappano in tre. Diventano quattro. Non lo fermano. Macina metri. È un Maciste, un Ercole, un Titano. Come una forza primordiale, uno tsunami, una colata lavica avanza inarrestabile verso la meta, trascinandosi quei quattro che fanno da inutile zavorra a una mongolfiera ormai lanciata. Ci pensa Stefy a fermarlo. È una ragazza, indossa il pantaloncino rosso: non può essere placcata e non può placcare; per fermare l’avversario basta che lo tocchi. Lo tocca – lo sfiora, gli alita addosso – e l’arbitro … fischia. Azione interrotta, mentre Taxi ancora avanza con i quattro aggrappati addosso che ballonzolano qua e là e sembravano i capponi di Renzo o quattro lampadari durante un terremoto. Scegliete voi, le leggende nascono anche così. Grazie di tutto, Taxi.
La finale per il quinto e sesto posto si gioca con i Filibustieri di Vimercate. La stanchezza comincia a farsi sentire e la prospettiva del terzo tempo pure, si giuoca in scioltezza. Apre le marcature Emanuele de Niro, con una volitiva azione in solitaria (deve ancora smaltire l’adrenalina). Gloria per Adrea Rossin, ormai consolidato metaman, Nicodemo Principato (bello, nel suo nuovo look alla Clark Gable, e bravo) che concludono d’astuzia le prolungate percussioni degli avanti.  Con una rapida serpentina segna anche Francesco Caserini, che, come Nicodemo Principato, è alla sua prima meta in giallo-blu. Il risultato diventa più rotondo con una la segnatura di Simone Merli, bravo a dare sostegno al ball carrier, a tener viva la palla e a ovodeporre (grazie Prez).
Il rugby è sport di squadra per eccellenza ma oggi ci piace rimarcare la prestazione di tre giocatori quasi novizi.

Luca – Chewbacca – Tacconi; ha iniziato quest’anno ma è in crescita esponenziale. Conferma l’ottima prova di Bergamo con tre partite eccellenti nelle quali dimostra la costante applicazione durante gli allenamenti. Non sbaglia nulla: percussioni, messe a disposizione, sostegno: m.v.p.
Luca – Mr. Day – Lavit; occhi chiari da uomo buono, è rugbisticamente giovane, ma oggi entra a cannone come un veterano e, più volte, supera la linea del vantaggio. Nove minuti di tanta roba, poi si infortuna: Sansone.
Corrado – Breda – Corbani; anch’egli ha iniziato quest’anno; diversamente giovane con una determinazione, un coraggio e una garra straordinari; placca, corre e impreca (da gentiluomo) quando è costretto a chiedere la sostituzione per un lieve infortunio; poi torna dentro. Ci divertiremo tanto con te, Breda.

Terzo tempo eccezionale dove la trippa in umido è stata regina delle tavolate. Complimenti sinceri al terzo tempo team di Abbiategrasso. Ma oltre al giuoco, al terzo tempo, e alle libagioni di questo torneo ci portiamo a casa qualcos’altro e di più importante: gli occhi di quel bimbo assistito dalla associazione Espera, la sua famiglia, e la commozione tangibile di omoni grandi e grossi che, di lì a poco, avrebbero cercato di abbattere ogni avversario con l’ovale in mano.

Grazie per l’invito Falchi, Milo’ld già presenti anche il prossimo anno.

Cose che hanno brillato:
– l’arbitro Orazio Vita: monumento del rugby old lombardo; che piacere rivederti, Orazio!
– I dialoghi tra Andrea – M.d.m. – Rossin e l’arbitro: ma che cosa vi dicevate?
– La felpa del CUS Pavia indossata dall’allenatore dei Dragold;
– il livello gruppale dei Milo’ld.

Tabellino

Milo’ld Pavia 1 – 3 Dragold Milano
Marcatori: Alessandro – Velociraptor – Alecci

Milo’ld Pavia 1 – 2 Old Kaimans Lainate
Marcatore Emanuele –Taxi– De Niro

Milo’ld Pavia 5 – 0 Filibustieri di Vimercate
Marcatori: Emanuele De Niro; Andrea – M.d.m.– Rossin; Nicodemo –‘Nduja – Principato; Francesco – Belushi – Caserini; Simone – Supermone – Merli.

Milo’ld Rugby Pavia
All.: Fernando Ezequiel Misevich
Assistenti: Alessandro Maderna e Lidia Acquaotta
Giocatori: Alessandro Alecci, Lidia Acquaotta, Daniele Bosio, Luca Ciripicchi, Francesco Caserini, Corrado Corbani, Alessandro Corsico, Emanuele De Niro, Dimitri Domenichella, Massimo Falsanisi, Luca Lavit, Simone Merli, Fernando Ezequiel Misevich, Nicodemo Principato, Andrea Rossin, Luca Tacconi, Federico Tagliaferri.  M.V.P. Luca Tacconi

fotografia @Piergiovanni Ercoli Malacari

A cura di Massimo Falsanisi

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