Il profumo dello sport

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Al CUS, nel 2016, spero di sentire ancora il profumo dello sport. Se qualcuno pensa che lo sport lasci dietro di sè puzza di sudore non si sbaglia, ma in questo caso profumo e puzza sono la stessa cosa. Provate a passare al PalaCUS, al campo di Rugby, al PalaCampus, al Capannone. Cosa troverete? Non c’è l’atmosfera blasè dei circoli privati. Non ci sono fighettoni inguainati nell’abbigliamento da body building. Non c’è la spocchia degli atleti professionisti. C’è sicuramente il profumo dello sport: trasuda dai muri, sale dai pavimenti, è nell’aria e raggiunge picchi di intensità pari alla nebbia dei giorni migliori.

Per il 2016 mi auguro di sentire ancora lo stesso profumo: quello che caratterizza lo sport universitario e quello di migliaia di bambini e ragazzi che stanno imparando uno sport.

Attualmente le difficoltà che incontriamo ci inducono a pensare che un obiettivo reale sia già solo quello della sopravvivenza. Ma se attraversiamo gli impianti sportivi del CUS ci accorgiamo che ogni socio si impegna nella attività che ha scelto non pensando certo solo di sopravvivere, ma soprattutto per ottenere un risultato positivo, se possibile vincere.

L’intervento continua fra un sindaco, un bastimento e una citazione da Moby Dick su CUS Pavia News.