Il 2016 della Pallavolo femminile

Il responsabile della sezione, Giovanni Perolfi, fa un bilancio di metà stagione e indica punti di forza e di debolezza. Per il 2016 fa un augurio e annuncia l’obiettivo.

Qual è l’augurio e l’auspicio che ha rivolto alle sue atlete?

Fare il meglio delle proprie possibilità. Significa che ciascuna atleta deve sapere, in cuor suo, se sta dando tutto.

Qual è l’obiettivo dell’anno?

Consolidare le nostre posizioni. Per come stanno andando le cose non ci saranno delle promozioni. Un peccato. Ad esempio mi brucia ancora la sconfitta delle Under 18.

Ci spieghi…

Ultimamente abbiamo sprecato alcune occasioni, abbiamo lasciato punti a squadre tecnicamente inferiori. Nelle partite iniziamo bene poi ci sciogliamo come neve al sole. Potevamo accedere al girone regionale, passavano le prime due in classifica. Noi siamo arrivati terzi.

Quali sono gli obiettivi delle altre squadre? Cominciamo dalla serie D.

Un bel 5° posto. ' un obiettivo raggiungibile.

La 1°, la 2° e la 3° Divisione?

La 1° Divisione sta giocando al di sotto delle sue capacità. Spero che in questa seconda fase del campionato facciano meno errori. La 2° Divisione è seconda in classifica, si sta prendendo delle belle soddisfazioni. La 3° Divisione under 14 e 16 rappresentano un’esperienza nuova.

Le squadre Under 14, 13, 12?

Le Under 14 stanno crescendo. Mi piace sottolineare l’impegno costante delle ragazze delle Under 13 e 12 che complessivamente sono quasi 50 ragazze. Far parte di una squadra alla loro età non è solo un momento di gioco, è un modo per imparare il rispetto delle regole, delle compagne, delle avversarie.

Quali sono i punti di forza della pallavolo femminile del CUS Pavia?

Storicamente al CUS Pavia non spingiamo verso l’agonismo fine a se stesso. L’agonismo deve esserci ma con equilibrio. La pallavolo che stiamo facendo al CUS vuole contribuire alla crescita dei bambini, dei ragazzi e degli adolescenti. Da noi si insegnano tutte le regole per giocare a volley, si partecipa ai campionati e allo stesso tempo si impara cosa vuole dire fare squadra. Una cosa che servirà anche nella vita. Come punto di forza aggiungo lo staff: gli allenatori Raffaele Del Bo, Filippo Bonizzoni, Maurizio Paragnani, Giovanna Giordano, Serena Galiera, Sara Tamasco, Emanuela Zito, il preparatore atletico Tiziano Gemelli. E i genitori che sono molto presenti e aiutano nelle manifestazioni e nelle trasferte.

Quali i punti di debolezza?

Purtroppo possiamo gestire solo un centinaio di atleti per via della mancanza di spazi. Da tutte le “mie” ragazze vorrei un po’ più di concentrazione, di consapevolezza. Le partite si vincono anche con la testa.

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