Il 2016 della Canoa
CUS Pavia Canoa è il primo centro universitario sportivo in classifica. Nel 2015 si è posizionato davanti a società blasonate a conferma dell’ottimo lavoro che tecnici e atleti stanno svolgendo. Come sarà il 2016? Il direttore tecnico Daniele Bronzini dice cosa si aspetta dai suoi atleti.
Il risultato della classifica generale 2015 delle società di canoa, ben 256, è il passato. Al CUS Pavia Canoa si guarda avanti. Preferisce parlare di futuro Daniele Bronzini, direttore tecnico di CUS Pavia Canoa, e uno dei tecnici della nazionale di maratona. Lo scorso dicembre ha ricevuto dal CONI la Palma al valore tecnico. Al di là delle sue competenze, a Bronzini è riconosciuta la dote di saperci fare anche con i giovanissimi.
«Il 2016 parte bene con le prime convocazioni ai raduni nazionali. Sono stati convocati Alessandro Millia per il K Under 23, sui 200m, e Giacomo Cremaschi per la canadese, categoria junior. La squadra c’è. Ci aspettiamo molto da tutti, da Mirco Daher, Enrico Calvi, Davide Marzani. Dalle nostre ragazze della canadese: Linda Florio, studentessa in scienze motorie all’Università di Pavia e Giulia Violini».
CUS Pavia Canoa è il primo Centro Universitario Sportivo nella classifica 2015. Cosa c’è che non va?
«Abbiamo perso un paio di posizioni rispetto al 2014. Ci siamo difesi nonostante l’importante defezione di Carlo Tacchini passato al Corpo Sportivo della Polizia. Ci sono mancati i suoi sette titoli italiani che ci hanno permesso di stare fra le prime 10 società. Incassato il colpo, quest’anno dobbiamo riprenderci».
Quali sono i principali appuntamenti?
«La stagione 2016 si apre con la gara del 7 Febbraio a Torino, un 10mila metri, una gara interregionale a cui parteciperemo con le categorie ragazzi, junior e senior. Sempre a Febbraio inizia il campionato italiano in campo corto (2000metri), mentre a Marzo inizia il campionato italiano di maratona. A Maggio parteciperemo ai CNU dove speriamo di confermarci al vertice. Le premesse ci sono perch&e133; possiamo consolidare i nostri risultati sia nella velocità sia nella maratona».
Quali sono i numeri di CUS Pavia Canoa?
«Complessivamente gli iscritti sono 140. Fra questi 20 gli agonisti a cui si aggiungono una decina di atleti master. Al di là di chi fa gare, ci sono una quarantina di persone iscritte al corso per studenti universitari e adulti. Inoltre, sono molti gli adulti iscritti che praticano canoa come hobby e hanno scelto CUS Pavia canoa per fare delle uscite sul fiume in compagnia».
In questi anni cresce il numero di bambini che praticano canoa. Come se lo spiega?
«Siamo orgogliosi di questo. Abbiamo oltre 50 ragazzi fra i 12 e 13 anni. Bastano un paio di lezioni teoriche e si scende subito in acqua. E questo dà subito una grande soddisfazione. Poi vengono gli allenamenti. Che devo dire, sono rispettati con serietà e costanza. Siamo molto attenti verso questi ragazzi perch&e133; attraverso lo sport cerchiamo di contribuire alla loro crescita come uomini. Come tecnici li teniamo sott’occhio: sono il nostro vivaio di atleti. E' già successo.
Con chi?
Con Federico Vignati, ad esempio. Federico, 16 anni, per il secondo anno consecutivo è stato invitato a partecipare a Talenti 2020 un’iniziativa del CONI per valorizzare le giovani promesse. Federico ai campionati italiani di K1 è arrivato terzo nei 200m ed è entrato in finale nei 500m e nei 1000m. Solo i fuoriclasse riescono a essere bravi in distanze così diverse. Vedremo. Se sono rose fioriranno.