Canoa – uscita in torrente Sesia

Il 5 luglio, due noti istruttori di canoa del CUS Pavia hanno preso una decisione delicata e alquanto audace: portare i loro giovani allievi sulle burrascose acque del Sesia.
La data è stata scelta in occasione dello svolgimento in quel weekend dei “Drago Rossi Days”, un raduno internazionale di canoisti sulle rive di uno dei più bei torrenti della Val Sesia: il Sesia.
Così alcune macchine, cariche dei valorosi giovani del CUS Pavia, hanno lasciato la città all’alba per poi ritrovarsi al Centro Rafting Monrosa di Balmuccia (VC) di prima mattina.
Qualcuno si era già portato avanti arrivando al centro la sera prima, appartandosi in amaca tra gli alberi del parcheggio dopo una sufficiente sedazione.
Racimolato il materiale per tutti i neofiti i due principi delle acque, Violo e Ale Conca, organizzano un elaborato piano per portare le barche al punto di partenza e avere una macchina a disposizione al punto d’arrivo. Finalmente dopo cappuccino, brioche e attese inspiegate ci immergiamo nelle assai rinfrescanti acque del Sesia. Impartite subito due dritte su come non prendere di testa le rocce una volta ribaltati, il gruppo lombardo composto da una dozzina di “atleti” inizia quella che sarà un’avventura molto umida.
Dopo qualche turbolenza ed aver appreso le basi della discesa in torrente ci troviamo di fronte alla prima rapida e quindi anche alle prime vittime: così alcuni dei giovani apprendisti capiscono perché nel vestiario del canoista da torrente è presente una giacca con muta e perchè è raccomandato l’uso del caso; ebbene quando tra le onde di una rapida si perde il precario controllo della propria imbarcazione dopo qualche istante ci si ritrova a testa in giù a raschiare il fondale sassoso fino a che non si riesce a sganciare il paraspruzzi e a trovarsi in completa balia del torrente e delle sue rocce piuttosto dure. Numerosi sono stati i ribaltamenti lungo le rapide più note del tratto percorso ma i valorosi sono sempre riusciti a tornare a bordo dei loro mezzi, grazie alla loro forza di volontà e al Conca e al Violo che hanno passato una giornata a rincorrere barche, pagaie e persone alla deriva.
Dopo quasi 4 ore di discesa il gruppo raggiunge miracolosamente compatto l’arrivo senza dispersi, ottimo pretesto per festeggiare a suon di birre e cibo la conclusione di questa epica giornata fuori dal Ticino.
Giovanni Cappa

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