Il 2016 della Pallavolo maschile
Un anno ancora di consolidamento. Anche se i primi segnali di miglioramento si vedono già. Ristrutturare la pallavolo maschile del CUS Pavia non è cosa semplice. Per il 2016 quindi obiettivi minimi. L’esploit nel 2017. Parola del responsabile della sezione, Gabriele Giordano.
Era la stagione 1964/65 quando esordì la pallavolo maschile gialloblu. In oltre cinquant’anni è diventata un punto di riferimento per la città. Tre anni fa un ricambio nella dirigenza. Questo spiega l’andamento delle scorse stagioni che sono servite per coltivare il nuovo approccio. Come spiega Gabriele Giordano.
«Investiamo molto sui giovani. Li consideriamo il nostro vivaio per tutte le squadre, dall’Under 14 alla prima squadra. Quando, tre anni fa, io ed Emiliano Rovati abbiamo cominciato a gestire la sezione abbiamo cercato di eliminare la stagnazione che c’era per promuovere il passaggio da una squadra all’altra di chi faceva progressi. Questa scelta sta iniziando a dare i suoi frutti».
Come? Ci vuole spiegare?
Nella stagione 2015/2016 su 14 giocatori della squadra di Serie C, otto hanno un’età compresa fra i 17 e i 21 anni e giocano nelle rispettive Under. La serie C di quest’anno dunque è una squadra che ha vissuto un forte ringiovanimento dopo l’esperienza della stagione 2014/2015 dove ha sfiorato la serie B2. Ora la squadra ha bisogno di fare esperienza e darà risultati nel 2017. Anche la Under 19 è il risultato di nuovi innesti provenienti dalle altre Under e quest’anno sta facendo molto bene. Ha vinto il campionato provinciale di categoria e ha conquistato l’accesso alla fase regionale del campionato italiano.
Quali sono gli obiettivi del 2016?
Discendono da quanto appena detto. La Serie C come obiettivo minimo ha la salvezza, la prossima stagione possiamo pensare a un piazzamento almeno a metà classifica. Per le Under 13, 15, 17 e 19 pensiamo al consolidamento delle posizioni.
Qual è la fotografia della pallavolo maschile del CUS Pavia?
Abbiamo oltre 100 atleti, il 65% sono bambini. La pallavolo piace sempre di più, complice il fatto che la pallavolo di alto livello adesso passa spesso in tv e ha dimostrato tutta la bellezza di questo gioco che è d’appeal per i giovani.
Ecco ci spieghi, qual è il bello della pallavolo?
E' uno sport fisico e tecnico. C’è spazio per tutti. Ci sono giocatori che non sono eccezionali sul piano fisico, ma superano gli altri su quello tecnico. E’ uno sport che richiede attenzione, ci sono tanti scambi e veloci, ma il risultato è dato dall’andamento della partita. Questo ai bambini serve per imparare a reagire. Puoi sbagliare, puoi non giocare bene, ma si va avanti e nella stessa partita ci si corregge, si migliora. Si fa punto.
Dopo gli allenamenti, a bordo campo, fate tavolate con ogni ben di Dio…
Una nostra regola non scritta dice che i nuovi debbano portare leccornie di tutti i generi. Come dicevo, ci sono molti travasi da una squadra all’altra. Quindi ci sono sempre nuovi compagni di squadra e molte tavolate.
La foto è stata scattata qualche mese fa. I giocatori erano ignari del suo utilizzo.
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