Scardi (CUS Pavia Rugby): «I risultati dicono che siamo sulla strada giusta»
Tempo di vacanze anche per lo sport del Centro Sportivo dell’Università di Pavia e periodo di bilanci. Questa intervista è la prima di una serie in cui i referenti di ciascuna sezione del CUS Pavia sottolineano i momenti più importanti della stagione. Iniziamo dal CUS Pavia Rugby.
La “Top ten” del rugby gialloblu è tracciato da Nicola Scardi – responsabile della sezione a cui sono iscritti quasi 300 tesserati – che, fra l’altro, annuncia un’interessante novità.
Come sono stati i risultati agonistici della Prima squadra?
«La Seniores maschile, che ha partecipato al Campionato in serie C1, si è giocata la pole ed è arrivata al quarto posto. Ha battuto per due volte il CUS Genova, squadra che è stata promossa in B. Direi quindi che è un bilancio positivo che deriva dall’esperienza della squadra e dai nuovi inserimenti. L’allenatore, Nicola Cozzi, è stato capace di costruire un vero e proprio gruppo».
Che voto darebbe alla squadra femminile che milita in serie A? «E’ stato un anno soddisfacente, frutto di un percorso iniziato qualche anno fa in cui abbiamo continuato a credere. Oggi possiamo costatare una crescita misurabile sotto diversi punti di vista: su 8 partite ne abbiamo vinte 4; la squadra è sempre più affiatata; è entrata a far parte della squadra Elisa Pillotti, atleta in area nazionale».
Buoni risultati anche per le squadre vivaio. Ce ne vuole parlare?
«L’Under 18, anticamera della Seniores, è arrivata al secondo posto in classifica del Campionato e per la prima volta ha avuto accesso alle fasi interregionali. L’under 18 è in franchigia, così come l’Under 16, vale a dire è composta da giocatori provenienti oltre che dal CUS Pavia Rugby anche dalle società Abbiategrasso e Chicken Rozzano. In questo modo possiamo avere una trentina di giocatori per poter fare le partite di un Campionato. Questa franchigia ha preso il nome di Ticinensis. Infine, l’under 14 – categoria che collega il minirugby con il rugby adulto- ha partecipato al torneo di Parma piazzandosi al 2° posto. Tutti questi risultati dimostrano che il lavoro di tecnici, atleti e genitori è quello giusto».
Anche quest’anno grande successo del minirugby. Dei 300 iscritti alla sezione, più della metà sono minirugbisti.
«Il minirugby è il nostro fiore all’occhiello per il profilo educativo della disciplina e del contesto e per la preparazione degli istruttori. Lo dicono i genitori che iscrivono i figli per diversi anni consecutivi».
Un altro successo è stato il rugby touch che nel 2019 sarà protagonista. Per prima cosa, cos’è il rugby touch?
«Il Rugby touch si gioca senza placcaggio, con il solo tocco della mano. Nei Paesi in cui il rugby è sport nazionale conta milioni di praticanti. In Italia inizia a essere conosciuto e praticato grazie anche al fatto che le squadre sono miste, maschi e femmine, dai 16 anni in sù. Al CUS Pavia Rugby c’è una squadra si ritrova più volte la settimana per gli allenamenti al campo di piazzale Volontari del sangue».
La novità? L’idea è quello di fare diventare il rugby touch una delle prove sportive del Trofeo dei collegi. La prossima stagione potrebbe essere quella di conoscenza di questo sport fra gli universitari partecipanti al Trofeo dei collegi. Per arrivare a introdurre il rugby touch fra le prove.
La stagione 2017-2018 ha visto un’importate alleanza con il Gruppo Fedegari, con cui avete organizzato incontri aperti a tutta la città. Ne sono in programma altri?
«Certo. Al CUS Pavia Rugby e al Gruppo Fedegari sta a cuore la formazione dei giovani che, va da sé, passa anche dallo sport e dal lavoro. Lo scorso mese di maggio si è tenuto il primo incontro sul dialogo fra genitori e figli adolescenti. Sono allo studio altre conferenze che si terranno nei prossimi mesi».
CHI E’ Nicola Scardi, 50 anni, è responsabile della sezione CUS Pavia Rugby, da poco più di un anno. Tre figli, due maschi e una femmina, che giocano a rugby. Famiglia di sportivi, la passione per la palla ovale è stata trasmessa proprio da Nicola, ex giocatore amatoriale del Rugby Rho.