Rugby – Milo’ld: Torneo del Pappagallo
Torneo del Pappagallo, ovvero Le cose che hanno brillato (secondo me)
I Milo’ld chiudono il mese di aprile partecipando a un torneo di altissimo livello, nel quale affrontano le Orche di Recco e la Banda Birbona del Sesto Fiorentino Rugby Old, tutti ospitati dagli Old Blacks di Cesano Boscone.
Ancora ebbri dalla trasferta di Venezia, i vostri Serpenti preferiti si presentano a ranghi meno folti del solito, rimpolpati, tuttavia, dalla graditissima presenza di tre amici dei Chickens Rugby di Rozzano: Paolo Colombo, Max Borsani e Andrea Tura. Grazie ragazzi, sempre benvenuti.
Molte le cose che hanno brillato, si diceva, perciò l’umile cronista, oggi, si diletterà a riportarvi quelle più che la cronaca delle tre nemichevoli.
Torneo del Pappagallo. Qualcuno, ingenuamente, crede che il nome si leghi all’uccello esotico. Non è così. L’età media dei giocatori suggerirà agevolmente ai lettori di quale pappagallo trattasi.
L’Indirizzo. Qualcuno, per l’ennesima volta, ha chiesto l’indirizzo del campo da giuoco. Ricevute indicazioni perfidamente fuorvianti si è presentato, puntualissimo, al campo di Abbiategrasso. Buona così.
La comunicazione tra il capitano di giornata e il mediano di mischia dei Milo’ld. Il primo si esprime per sottintesi che il secondo non intende e fraintende. Risultato: Mdm si produce in un’azione sucida che suscita costernazione tra i giallo blu, meraviglia del pubblico, e stupore degli avversari; sono ancora lì a ringraziare per il pallone ricevuto.
Pantaloncino viola. Lo incontro all’ingresso del campo. Data l’età credo sia un accompagnatore. No, è un giocatore. Indossa il pantaloncino viola, non può essere placcato. È in campo con i suoi compagni, in trasferta. Poco importa quante volte toccherà il pallone. È lì, in campo, e questo mi basta per dargli il dovuto rispetto. Don’t judge a book by his cover.
Lidia Acquaotta e Silvia Farina. Le nostre ragazze. Giocano con il pantaloncino della divisa. Nessun colore. Vogliono placcare e accettano di essere placcate. La prima fa un paio di placcaggi sulla fascia che strappano applausi a scena aperta. La seconda si porta a casa i complimenti di quel torello pieno di muscoli che gioca tallonatore nelle Orche. Ci aggiunge un occhio truccato con maestria: il fondotinta è multicolore, cangiante, dal viola melanzana, al giallo ocra, con venature di blu di persia; s’intona a meraviglia con i nuovi orecchini. Orgogliosi di voi.
I nostri M.V.P. Sì, perché questa volta sono due: Federico Tagliaferri e Nicodemo Principato. Il primo autore di una serie pazzesca di placcaggi e di percussioni. Il secondo salva almeno tre mete con placcaggi coraggiosissimi. Bravi, bravi entrambi.
I cuccioli. Uno lo conoscevamo già: la prima linea degli Old Blacks (ciao Cucciolo). In campo ne incontriamo un altro: la seconda linea di Sesto Fiorentino. È enorme come Moto-Moto di Madagascar. Alto come un cestista N.B.A. e grande come il Colosso di Rodi. Quando carica, per fermarlo, ci mettiamo in tre che sembriamo i Lillipuziani contro Gulliver. Ti sorprende, poi, durante il terzo tempo, con un’andatura dinoccolata e un paio di magnifici occhiali da sole rotondi che pare appena tornato dal mare.
John! Che piacere rivederti! Sei sempre in formissima, ragazzone. La prossima volta ti rivedrò in campo e sarà ancora più bello.
E infine c’è lui: l’allenatore della Banda Birbona. Ha le mani fasciate alla maniera dei pugili, le caviglie serrate da qualcosa che ignoro se siano fasciature o protezioni. Entriamo in campo affiancati, stringe un toscano in bocca. Lo guardo ammirato. Ricordo che un tempo aveva i dread alla barba, ma forse era solo la mia immaginazione. Mi piaceva immaginare che li avesse. Come lui nessuno: stile ineguagliabile.
Quanto alle partite, il cronista (giocatore), le ricorda vibranti ed elettrizzanti. Gli avversari sono tutti forti, strutturati, anche fisicamente, ed esperti (molto più di noi). Un onore giocare con loro. Da ogni incontro abbiamo imparato qualcosa. La nemichevole con le Orche ci ha insegnato a non perdere la concentrazione, perché questo sport non lo consente, e infatti ne prendiamo quattro. Imparata la lezione, la applichiamo nella partita successiva contro Sesto Fiorentino. Ci battono di misura. Qualche anno fa (non molti) ce ne diedero dieci (a zero). C’è di che essere soddisfatti. Anche perché risulteranno i vincitori del torneo. Bravi!
Giocare con gli Old Blacks è ormai diventata una piacevole abitudine. Il pareggio a mete inviolate è il giusto risultato tra due squadre che non hanno risparmiato cornate di mischia, nonostante la stanchezza.
Un grazie sentito agli ospiti per l’ottimo terzo tempo e per le bottiglie di vino, premio per la partecipazione al torneo. Le berremo alla vostra salute, ragazzi. A presto rivedervi. Tutti. Ave.
Massimo (Baffo) Falsanisi
Tabellino
Milo’ld Pavia – Orche Recco: 0 – 4
Milo’ld Pavia – Sesto Fiorentino Rugby Old: 0 – 1
Milo’ld – Old Blacks Cesano Boscone: 0 – 0
Milo’ld Rugby Pavia
All.: Fernando Ezequiel Misevich
Assistant coaches: Alessandro Maderna e Lidia Acquaotta
M.V.P.: Federico Tagliaferri e Nicodemo Principato
Giocatori
Principato Nicodemo, Merli Simone, Amati Alessandro, Piergrossi Francesco, Favaloro Masha, Corbani Corrado Luca, Maderna Alessandro, Acquaotta Lidia, Tagliaferri Federico, Falsanisi Massimo, Farina Silvia, Misevich Fernando Ezequiel, Pasquarelli Marco, Rota Umberto, Rossin Andrea, Tacconi Luca Fabio, Ciripicchi Meloni Luca, Paolo Colombo, Max Borsani, Andrea Tura.