Canoa – Un altro canoista del College della Pagaia arriva alla laurea
Dopo la maturità scientifica, avevo un’unica certezza: continuare a praticare la canoa. Certo, avrei iniziato l’università, e ciò complicava tutto, perché conciliare l’attività agonistica con gli impegni accademici non sarebbe stato semplice. Ho trascorso un’estate davvero confusa, spesa tra ipotesi e congetture finché, proprio quando ero ormai indirizzato al Politecnico di Torino, un consigliere dell’Omegna mi suggerì di valutare il bando di accesso al College della Pagaia di Pavia che, a suo dire, mi avrebbe permesso di praticare ancora questa disciplina sportiva ad alto livello frequentando un ambiente universitario d’eccellenza.
E così, quasi per caso, nel giro di un paio di mesi, mi sono ritrovato matricola di Ingegneria Industriale, ospite del Collegio Cardano e atleta del Cus Pavia.
In questa nuova realtà mi sono sentito immediatamente “accolto” e riconosciuto, sia come sportivo che come studente fuori sede. Tuttavia il primo periodo non è stato semplice: la pandemia ancora incombeva, e le prime lezioni di Analisi non mi permettevano di allenarmi come avrei voluto; in più il gruppo di velocisti era allora piuttosto ristretto. Nelle prime gare ho raccolto veramente poche soddisfazioni, ma non mi sono arreso, affidandomi alla competenza dei miei nuovi tecnici, agli stimoli della società e cercando nello stesso tempo di rimanere in pari con gli esami.
Successivamente il gruppo di canoisti di velocità si è fatto più numeroso, tra di noi i rapporti si sono fatti solidi, sinceri, complici, solidali.
Oggi il Cus Pavia Canoe vanta una dozzina di studenti atleti come me, tutti nella categoria Under 23, un gruppo che si stimola in ogni allenamento e che rende più leggero (e divertente) il nostro duplice impegno.
Nel frattempo, dopo tre anni di pagaiate sul Ticino, qualche podio regionale/nazionale e la partecipazione al mondiale di canoa maratona, è arrivata per me la soddisfazione della Laurea Triennale in Ingegneria Industriale.
Posso oggi riconoscere che la decisione di scegliere Pavia come ambiente di sport e studio sia stata una scelta più che azzeccata perché mi ha permesso, non soltanto di coltivare le mie due ambizioni, ma di crescere come individuo, confrontandomi con un gruppo societario composto da persone disponibili e preparate, nonché di vivere con ragazzi dai miei stessi obiettivi, compagni di vita e amici veri.
Giacomo Combi