Scherma – Il CUS Pavia riceve lo scudo d’onore d’oro della Federazione Italiana Scherma
Nella scherma moderna lo scudo è caduto in disuso da tempo. Quando si è passati dall’arte della guerra al duello e poi alla scherma olimpica, lo scudo è stato messo da parte, ridotto a orpello ornamentale. Nell’articolato sistema di onorificenze della Federazione Italiana Scherma, però, gli scudi sono rimasti. Gli scudi d’onore vengono conferiti alle società con una lunga tradizione schermistica e che particolarmente sono distinte nella promozione dell’attività schermistica. Lo scudo d’onore può essere di bronzo, d’argento e d’oro: quest’ultimo è, ovviamente, l’onorificenza più alta.
Un paio di settimane fa abbiamo accolto con un pizzico di stupore la notizia che la Federazione Italiana Scherma ha conferito al CUS Pavia lo scudo d’onore d’oro. Il bronzo e l’argento non li abbiamo mai avuti, saltiamo le tappe e passiamo direttamente all’oro. Tra le fila dello staff di sezione e della dirigenza è partita subito una strana corsa a scendere dal carro dei vincitori: “è merito tuo!” “no no, è merito suo” “io ho fatto ben poco, è merito vostro!”. Gli inglesi lo chiamano understatement ed è una caratteristica ben radicata nei pavesi e negli schermidori del CUS.
Bene, ma quindi di chi è il merito? A sbrogliare la matassa interviene qualcuno con molta più esperienza di chi vi scrive: “È un traguardo importante che viene conquistato con il concorso di tutti. Vi prego pertanto di condividere con tutti questi risultati.” Così recita un messaggio che ricevo direttamente durante la cerimonia di conferimento dello scudo. Credo sia quindi opportuno rendere merito all’attuale staff tecnico della sezione, che si trova a gestire un numero di tesserati che mai si era visto nei 75 anni di storia della sezione scherma: nella scorsa stagione si contavano più di 160 schermidori di tutte le età. Anche a loro, agli atleti grandi e piccoli, va il nostro ringraziamento. I buoni risultati, non solo agonistici, ottenuti in questi anni sono merito anche dei tesserati, dai più piccoli con i loro genitori fino ai master. Proprio dal gruppo master, che negli ultimi anni è cresciuto nei numeri e nei risultati, provengono i dirigenti di sezione: atleti di lunghissima esperienza nel mondo della scherma e nel peculiare mondo del CUS, anche loro vanno ringraziati per il loro contributo nella gestione della sezione.
Lo scudo, concludendo, andrà a far bella mostra di sé nella sede del CUS, circondato da tutti i prestigiosi trofei vinti negli anni dalla nostra società. È solo un orpello, non serve più a difendersi dagli attacchi. Lo schermidore moderno sa bene come parare un attacco anche senza scudo, come quando qualcuno ci attaccava pochi anni fa dicendo che in pochi anni avremmo chiuso. Ci siamo difesi da chi voleva dar battaglia e dalla battaglia, come dicevano gli antichi, si torna o con lo scudo o sullo scudo. Noi siamo tornati con lo scudo.
Giacomo Dacarro