Canoa Ciffonauti – Soap Kayak Race a Imbersago
Domenica 11 Giugno 2023. Alla pazza gara con canoe di cartone autocostruite presente una delegazione Ciffonautica del CUS Pavia Canoe. Ale (Villa) e Franz (Ravasio) abbandonano temporaneamente la loro storica panchina e affrontano la Soap Kayak Race 2023 in quel di Imbersago (Lecco). Sessanta equipaggi composti da due persone (a bordo), ma senza limiti numerici (nei box), affrontano l’insidiosa corrente dell’Adda pagaiando su canoe di cartone, lungo un percorso delimitato da due boe, una a valle e una a monte del pontile di imbarco.
L’avventura inizia con la distribuzione del cartone ondulato intorno alle 9 di una già calda domenica mattina di giugno. Tutti gli equipaggi ricevono la stessa fornitura di cartone ondulato: due fogli grandi e quattro fogli più piccoli, insieme al divieto di utilizzare qualsivoglia strumento (forbici, righelli, taglierini, ecc.). Dopo circa un’ora, sarà possibile ritirare un rotolo di nastro adesivo, l’unico altro supporto lecito per il cantiere nautico.
Ale e Franz si sono preparati accuratamente nel corso degli scorsi anni. Avevano partecipato, per puro spirito goliardico, all’edizione di tre anni fa, uscendone fradici e malconci.
Quest’anno è differente. I nostri eroi hanno navigato in lungo e in largo il web, alla ricerca del migliore compromesso fra galleggiabilità, equilibrio e resistenza del cartone ondulato. Hanno ripassato la storia della fluidodinamica da Archimede a Bernoulli, sotto la vigile guida di Antonio Mortara. Si sono confrontati con una équipe di ingegneri canoisti (tra i quali Mauro Benedetti, Ale Caldera, Giuso Coduri, Tullio Facchinetti, Paola Palantone e molti altri). Hanno raffinato equilibrio e tecnica discendendo il Ticino da Sesto Calende a Pavia soltanto due settimane addietro.
In omaggio al nome del gruppo, l’imbarcazione del Team Ciffonauti si ispira al “ciffone”, l’informe comodino pavese. E qui è il colpo di genio. Mentre gli altri 59 equipaggi si scrutano reciprocamente, invidiando le carenature affusolate che imitano sommergibili o mezzi anfibi, i Ciffonauti realizzano un’imbarcazione cubica, che suscita l’ilarità dei presenti.
Eppure l’ampia base quadrata, rinforzata dai cartoni, sposta più liquido e consente una migliore galleggiabilità. L’uso sapiente del nastro adesivo contiene la spinta sulle fiancate e assicura l’impermeabilità necessaria per il percorso. Una volta in acqua, il pubblico deve presto ricredersi, ammutolendo. In corrente il Ciffone riceve la spinta dell’acqua sulla poppa, navigando quadrato. Passata la prima boa, inizia il tratto controcorrente e il gioiello del CUS si dispone a rombo e risale tra i flutti, riducendo al minimo la spinta contraria dell’Adda. Leonardo da Vinci, il cui geniale traghetto ormeggiato poco più a monte, utilizza lo stesso principio, sarebbe orgoglioso dei Nostri. Nel mentre, le altre imbarcazioni affondano inesorabili. Ale e Franz raggiungono il pontile asciutti e felici al termine del percorso, accolti da applausi fragorosi.
Gigi Politi