Scherma – Il CUS è 5° nella serie A2 di spada femminile a squadre
Nelle ultime due stagioni le spadiste del CUS non hanno avuto occasione di gareggiare nella gara a squadre. La pandemia, infatti, ha impedito lo svolgimento dei campionati a squadre nel 2020 e nel 2021 (fatta eccezione per la serie A1).
Sabato finalmente le spadiste gialloblu sono tornate in pedana nel campionato di serie A2 svolto a Piacenza. Il direttore tecnico Matteo Beretta si è affidato a una squadra esperta, anche se la formazione è inedita. Il quartetto è composto da due veterane della squadra, Lavinia Doveri e Silvia Greco, a cui si aggiungono Beatrice Banfo all’esordio con i nostri colori e Benedetta Manzini, al ritorno in pedana dopo qualche anno di stop.
La formula di gara della A2 non ammette errori. Si parte subito ad eliminazione diretta e il primo match è un bivio: chi vince va nel tabellone per la promozione e chi perde è condannato agli spareggi retrocessione. Il CUS Pavia è abbinato al Club Scherma Roma e l’accoppiamento non è dei più semplici: l’incontro rimane in equilibrio per tutte e nove le frazioni e solo l’ultima stoccata di Doveri fissa il punteggio sul 45-44. Serie A2 confermata e si va a lottare per la promozione. Purtroppo il match successivo ci vede abbinati al Club Scherma Foligno, che a fine giornata salirà sul gradino più alto del podio: niente da fare per le nostre, sconfitte 45-34.
La gara però non è finita e il CUS conquista ancora due vittorie con Busto Arsizio e Modena, concludendo con un ottimo quinto posto. Le promosse sono solo tre, ma le nostre ragazze hanno dimostrato di poter lottare per riconquistare la serie A1 persa tre stagioni fa.
Nella giornata di Domenica, invece, niente da fare per la squadra di sciabola maschile. Fallisce il tentativo di difendere la B1 e retrocediamo in B2. La squadra composta da Daniele Savio, Simone Colella, Davide Berto e Luca Zatti è interamente composta da sciabolatori con pochi anni di scherma alle spalle, e ha ampio margine di crescita nelle prossime stagioni. Complimenti comunque ai nostri ragazzi per averci provato contro avversari molto più esperti!
Giacomo Dacarro