Open day 11/09 – Impressioni di settembre
“Quanto verde tutto intorno e ancor più in là – Sembra quasi un mare l’erba – E leggero il mio pensiero vola e va – Ho quasi paura che si perda” così scriveva la Premiata Forneria Marconi nell’ottobre del 1971. A cinquant’anni dalla nascita di “Impressioni di Settembre”, che così bene si sposa con il paesaggio naturale del Ticino, i Ciffonauti hanno dato il via ad una nuova stagione canoistica, coinvolgendo curiosi e passanti durante l’open day svoltosi l’11 settembre scorso. E come poteva mancare il vostro antropologo di fiducia che ne descrive il comportamento?!
La giornata è cominciata all’alba per i più temerari ed esperti, intenti ad organizzare tutto il necessario per accogliere futuri appassionati al “Capannone dei Campioni”. Fin da subito i grandi protagonisti della giornata sono stati i bambini, arrivati numerosi presso gli stand: grazie ai nostri fantastici istruttori e ad una delle giornate più belle a Pavia degli ultimi anni, i nuovi arrivati si sono potuti divertire subito nella corrente del Ticino. Ma non di sola canoa vive l’uomo. Durante l’open day in molti hanno provato anche canottaggio e rafting, completando il quadro degli sport sul fiume. A proposito di rafting: la discesa era fatta con due gommoni e gruppi di circa cinque persone che si sfidavano a colpi di “gommo-scontro”, una moderna battaglia tra pirati a colpi di pagaia alla conquista del fiume. Ho documentato in prima persona una delle battaglie e vi confesso che è stata spassosissima: ci facevamo strada remando uno contro l’altro, col risultato finale che abbiamo potuto degustare più volte l’acqua del Ticino. Fresca al punto giusto. Ottimo grado di fermentazione. Insomma, ‘na goduria fare il bagno a Settembre!
Impossibile poi non parlare della guerra fredda tra canoisti e canottieri, praticamente dissolta da uno strano senso di solidarietà comune. Incredibile cosa possa fare l’uomo quando vuole collaborare. Ah, no, scusate, quando vuole mangiare: uno dei punti focali della giornata, per il quale devo ringraziare Angelo e tutti i suoi numerosi assistenti, dediti a griglia e pagaia.
Il pomeriggio è proseguito con l’arrivo di altri curiosi, attratti dalle numerose imbarcazioni sparse per le strade del parco, tipo le molliche di pane di Pollicino. Come in una catena di montaggio i Ciffonauti accoglievano i partecipanti con la maglietta gialla del Cus, spiegavano i fondamenti del movimento e poi giù fino all’acqua. Leggere sorrisi nei volti di chi provava per la prima volta non ha fatto altro che renderci felici, c’era aria di festa! Tutto si è concluso con il saluto istituzionale del presidente Stefano e con fiumi di…birra, ma quella è un’altra storia. Nonostante i miei propositi di studio del comportamento ciffonautico ho pochi ricordi di quello che è successo dopo. Sarà stata l’acqua del Ticino?
Alla prossima!
Il fisicosenzafisico, alias Samuele.