Discesa in canoa da Bereguardo a Pavia
Ore 17,30… raduno al capannone per carico delle imbarcazioni. Io sono già distrutta per i 30 minuti di camminata sotto il sole cocente…fortuna che ho messo la crema solare, ma rimpiango di non avere un cappellino!! Ognuno recupera la propria canoa, con tanto di salvagente e pagaia, e iniziano le operazioni di carico! E’ la mia prima ciffogita, dopo solo 3 lezioni, e non so esattamente cosa aspettarmi! Ho dato la mia adesione senza troppi pensieri…ormai sono in ballo…anzi in canoa…quindi si va!
Dopo più di un’ora siamo pronti! Il primo pulmino parte…e intanto in strada inizia a formarsi una coda infinita di auto!!! Il secondo pulmino opta per una strada sterrata (non saprei dire quale) mentre io sono in macchina con Emma…ci infiliamo nel traffico, ma riusciamo abbastanza agevolmente a lasciarlo alle nostre spalle e dirigerci verso Bereguardo. Al nostro arrivo le canoe sono già state scaricate…trovo la mia già in spiaggia – che fortuna.
Mi soffermo a guardare un po’ il paesaggio. Per me che non sono del posto e che sono a Pavia da soli due mesi, è stata davvero una bella scoperta. La spiaggia è di ciottoli bianchi e l’acqua è limpida, c’è un piccolo gruppetto di gente in costume che si rinfresca sulla sponda e poi mi accorgo del ponte delle barche alla mia destra. Solo adesso che scrivo, facendo qualche ricerca su internet, mi rendo conto della particolarità di questo ponte… e cioè che è appoggiato su barche! In questo modo può seguire la portata del fiume: quando il livello dell’acqua si alza, si alzano anche le barche…geniale!
Intanto il Mauri ci invita gentilmente a recuperare ognuno il proprio salvagente e pagaia, in modo da non portarsi dietro quelle in eccesso…e così armati ci mettiamo in posa per una bella foto di gruppo…siamo “solo” una cinquantina credo…e poi tutti in acqua!! Già si vedono i primi pacchi di patatine che saltano di canoa in canoa e vengono stappate le prime birre…bene a questo punto direi che possiamo iniziare la discesa! Lo spirito è quello giusto!
Si parte. Sono proprio contenta di essermi unita, la discesa è davvero alla portata di tutti…anche di una principiante come me! Il fiume è tranquillo, sulle sponde la natura è rigogliosa, interrotta a tratti dalla presenza di spiagge di ciottoli. Una vera oasi di pace! Bisogna solo stare attenti ai rami, che affiorano di tanto in tanto dalle acque…e alcuni vengono trascinati dalla corrente.
La discesa procede senza intoppi, sotto lo sguardo attendo degli istruttori e dei più esperti. A un certo punto sento qualcuno alle mie spalle che urla a gran voce che siamo all’altezza dell’isola del cigno…mi guardo intorno alla ricerca del pennuto…e splash! No, non sono io che cado in acqua….incredibile! Questa volta è toccato a qualcuno più esperto…. Mentre procedono le operazioni di recupero, io raggiungo il gruppo in testa che si è fermato lungo la sponda…e intanto intravedo il famigerato cigno…ma il mio unico pensiero è raggiungere la sponda e arenarmi…mi aggancio a una canoa a caso e metto giù la pagaia! Non me ne voglia chi ha fatto il bagno…ma una pausa ci voleva proprio!
Recuperati i pezzi…possiamo ripartire. Inizio a sentire la stanchezza ma continuo a pagaiare…ignara di quanto manchi per la prossima sosta! Intanto il sole inizia a tramontare e il Ticino ci regala un magnifico spettacolo. Finalmente, verso le 22,00, approdiamo su una spiaggia…è l’ora della pappa!!! Ma forse non siamo gli unici a voler banchettare allegramente…si uniscono, assolutamente non invitate, nuvole di zanzare! E a poco serve spruzzare Autan a gogo, sembrano del tutto immuni! Mentre io sono ancora lì a combattere con le zanzare…i veri ciffonauti hanno allestito una bella tovaglia da picnic…ricca di ogni bendidio (salumi, focacce, taralli, ‘nduja, patatine, ciliegie…) e hanno acceso anche un piccolo fuoco! Al diavolo le zanzare…si mangia!
Intanto il buio inizia a calare…e io inizio a realizzare che tra poco dovremo riprendere a pagaiare…in notturna! Mi sale un po’ di ansia, non presto neanche attenzione al racconto della barzelletta…penso solo che non ho neanche una lucina frontale! Ma solo due lucine da bicicletta! Le aggancio al salvagente, entrambe! Meglio abbondare! Per fortuna ci sono anche i braccialetti fluorescenti gentilmente offerti dall’organizzazione! Indossati anche quelli…chi a mo’ di bracciale, chi a mo’ di occhiali o cerchietti…siamo pronti per la foto di rito! E via che si riparte!
Una volta in acqua mi rendo conto che è meno buio di quel che pensavo (e che in fin dei conti le lucine da bici vanno bene lo stesso!)…dai ce la posso fare…è meglio di quello che temevo! Sono stanca…e rimango in coda al gruppo…con Ale Villa a sinistra e Mauri a destra…mi sento in ottima compagnia! Intanto arriviamo a livello dell’osteria maltrainsema…dove un gruppo di persone osserva la scia luminosa di canoe sul Ticino e ci applaude e fotografa dall’alto! Manca ormai davvero poco! Intanto il gruppo in testa è già arrivato e sono sbarcati quasi tutti…arrivo anche io…terra!!! Finalmente! Che fatica…ma ne è valsa davvero la pena! Complimenti all’organizzazione e a tutti i ciffonauti, siete un gruppo stupendo e anche se vi conosco da poco mi sento in famiglia!
Potere visionare le fotografie collegandovi a www.ciffonauti.org
Ivana Lagreca