Pavia: Remare o Studiare?
La prima paura che un canottiere ha, finita la scuola superiore, è quella di abbandonare il canottaggio. Chiusi i libri e finita la maturità, infatti, incombe su ogni atleta che ha sposato l’arte del remo il timore che la propria avventura e la propria passione debba concludersi, perché la facoltà scelta è lontana da casa, perché si ha paura di non avere più tempo, perché si ha paura che sia troppo complicato.
A Pavia questo non è così, da oltre quarant’anni, infatti, l’ateneo pavese sforna atleti e studenti di successo, o anche solo di passione, grazie alla incredibile società che è il CUS Pavia. Qui è possibile fare quello che molti ritengono impossibile, studiare e remare. Grazie ad una routine vincente, al sistema di Collegi Pavese, ed al know-how che gli studenti più “anziani” passano ai neo immatricolati, si riesce infatti a conciliare lo studio e l’attività remiera come solo negli stati uniti si riesce.
Dopo ormai 5 anni di CUS Pavia, ho notato una cosa molto semplice ma molto importante: i canottieri hanno una marcia in più anche all’università. La nostra routine serrata infatti ci aiuta ad essere più motivati e più disciplinati rispetto ad uno studente “tipo”, consentendoci di riuscire, nonostante tutto, a sostenere le sessioni d’esame spesso con molto profitto.
Non si deve pensare però che Pavia sia solo studio o solo canottaggio. I rapporti umani che si formano sono unici, si diventa parte di qualcosa di più grande del singolo individuo, si diventa una famiglia. Una famiglia che si perpetua sia nel presente con i propri compagni e compagne di squadra, ma anche nel passato e nel futuro, perché la legacy, la tradizione che attraverso ogni generazione di atleti va’ avanti, è qualcosa che lascia il segno.
Vi aspettiamo al campionato under 23 di Ravenna al nostro banco informazioni o alla pagina FB CusPavia Rowing per ogni domanda del caso.
Giacomo Broglio