Rugby Serie C maschile: sconfitta ad Ivrea
La trasferta pavese in quel di Ivrea, per incontrare la squadra capolista, si conclude come da pronostico. I padroni di casa si impongono ad un CUS Pavia che regge bene il campo nel primo tempo, mettendo a frutto le proprie doti di agilità, ma che non riesce a confermarsi nei secondi 40 minuti, quando gli infortuni pavesi ed il terreno pesante consentono ai padroni di casa di imporre la propria fisicità.
D’altro canto, sono troppo diverse le motivazioni delle due squadre: Ivrea ambisce ad una promozione in Serie B mentre il CUS ha ormai praticamente incamerato tutto ciò che poteva ottenere da questa annata, servita soprattutto a far crescere i molti giovani interessanti che compongono la sua rosa.
In effetti, come in F1, in queste ultime partite della stagione varrebbe più la pena di pensare a preparare la macchina per il prossimo anno… anche se ottenere quella vittoria che manca dal 13 gennaio, dal 26-0 imposto perentoriamente all’Union Riviera, sarebbe certo una bella soddisfazione per la compagine pavese.
Ivrea inizia spavalda e, dopo soli 4 minuti, trova il calcio di punizione che Cardella infila fra i pali. Pavia, non si scompone più di tanto ma una disattenzione difensiva, sette minuti più tardi, permette a Caldellieri di segnare la prima meta della partita, depositando indisturbato l’ovale sul lato non difeso dai pavesi. Nonostante l’angolazione, Cardella trasforma con grande sicurezza.
Sotto di 10 punti, i pavesi sembrano reagire con grande lucidità, mettendo a frutto la maggiore velocità. Una splendida azione di squadra, al 16esimo, permette a Thomas Negri di marcare la prima meta cussina che Ricardo Attye, nell’inedito ruolo di calciatore, trasforma con grande precisione. La partita è gradevole e interessante, nonostante la pioggia. Ivrea spreca vari calci, senza riuscire a metterli in touche (implacabili i nostri, nel controllare questi palloni). Pavia cerca la finezza del grubber (ne fosse riuscito almeno uno, quest’anno!) ma riesce ad essere efficace solo quando gioca in semplicità.
Al 28esimo, i pavesi passano avanti: Jacopo Tavaroli si incarica del lavoro sporco che permette a Gigione Vescovi di segnare la prima meta personale della stagione. Ricardo Attye trasforma con facilità.
Cinque minuti più tardi, gli eporediesi pareggiano il conto delle mete. Tutto nasce da una touche sbagliata dai pavesi. Ivrea ruba palla e, dopo alcune ruck, nonostante un evidente ‘in avanti’ – che solo l’arbitro non vede -, Cardella mette in meta e si incarica della successiva trasformazione. A proposito della direttrice di gara, protagonista di questa svista clamorosa, c’è da rilevare come la sua quasi costante lontananza dall’azione abbia comportato troppe valutazioni poco condivisibili sui punti d’incontro e una assoluta assenza nel penalizzare i molti placcaggi irregolari. Il primo tempo finisce sul risultato di 17-14, con Pavia che tiene testa senza timidezza ai primi della classifica.
Ivrea parte con un altro spirito nel secondo tempo. Consapevoli di essere vulnerabili alla velocità avversaria, gli eporediesi dominano il possesso, lasciando ai pavesi ben pochi palloni da gestire. E, quando non hai la palla, è difficile fare gioco! Qualche infortunio, inoltre, falcidia ulteriormente il 15 gialloblu. I padroni di casa mettono fra i pali un calcio di punizione per entrata laterale, dopo 3 minuti dall’inizio, con il solito Cardella. Federico Roberto, reo di un placcaggio alto, si vede sventolare il secondo cartellino giallo in due partite.
Ivrea approfitta cinicamente della superiorità numerica: Cardella sfugge ai tentativi di placcaggio e segna la sua seconda meta, che però non trasforma. Pavia entra in crisi: soffre oltremodo in qualche fase statica e paga l’uscita di scena di alcuni titolari.
Alla mezz’ora, i padroni di casa trovano la meta del bonus con una maul che parte ai 22 metri pavesi. Un avanzamento perentorio e quasi incontrastato permette a Campanale di portare la palla in area di meta pavese. Elementare, per Cardella, la successiva trasformazione.
Finisce 32-14 una partita che, per Pavia, è durata quaranta minuti e in cui ha pagato a caro prezzo qualche indisciplina di troppo. Il parziale di 15-0 fotografa bene il secondo tempo pavese. Domenica prossima ci aspetta il CUS Genova. Mancano tre partite alla fine del campionato. Manca soprattutto una vittoria che riporti il sorriso sul Ticino!
Ennio Ravizza