Ivrea espugna il campo di Pavia
CUS Pavia – Ivrea 10-22
Cus Pavia: Murer, Casali, Ferrari Trecate, Amicucci, Attye, Marconi, Giglio (cap.), Gioia, Repossi, Bianchi, Negri, Squillario, Zambianchi, Blasigh, Tavaroli. Napoli, Gobbo, Baretta, Cozzi, Della Giustina, Corbucci, Roberto. All. Cozzi.
Tabellino: 3’ Ferrari Trecate meta Marconi tr, 15’ Ivrea cp, 36’ Ivrea meta tr, 47’ Marconi cp, 61’ Ivrea meta tr, 79’ Ivrea meta.
Ivrea espugna il campo di Pavia, ma deve sudare le proverbiali sette camicie per fare bottino pieno. Infatti oltre a un cartellino rosso (al minuto 20) e a due gialli, i giocatori piemontesi devono superare una quadrata compagine pavese. Da parte gialloblu invece le sensazioni non possono essere negative, per aver giocato alla pari di una squadra molto forte, pur trovandosi in condizioni di difficoltà legate all’infermeria; ma d’altro canto, resta qualche rammarico perché i giocatori di casa avrebbero forse potuto trasformare ancora meglio le varie situazioni vantaggiose sviluppatesi nel corso dell’incontro.
Pronti via e il Cus è già pronto ad esplorare le corsie esterne per provare a mettere in difficoltà gli avversari: la prima scorribanda è la migliore, con il solito Ferrari Trecate sempre attento ad offrire la migliore linea di sostegno, è 7-0. Ivrea reagisce con forza e dimostra subito le sue qualità di gioco, provando ad arare il campo con i suoi poderosi portatori di palla. I pavesi giocano una difesa altrettanto brillante nel fisico, ma meno nella disciplina, concedendo il calcio di punizione del 7-3. Al ventesimo circa, il direttore di gara non è ben posizionato per valutare, ma nota un fallo di reazione del mediano piemontese: la sanzione decisa è il cartellino rosso.
I gialloblu provano a trarre vantaggio da questa situazione esplorando ancora le corsie esterne ma, pur macinando metri, difettano della pazienza necessaria per colpire. Anche le fasi statiche girano a meraviglia, soprattutto la mischia, dove Ivrea sembra in netta difficoltà. Lo slancio derivante da tutte queste situazioni non si traduce però in punti anche per meriti degli ospiti che tornano anzi a rendersi pericolosi. Con lucidità infatti sono i giocatori in verde blu a marcare ancora prima della pausa: 7-10.
In avvio di ripresa Pavia coglie il pareggio su calcio di punizione e comincia a collezionare occasioni da meta. L’equazione è semplice: chi non segna finisce per pagare. Ivrea ottimizza il lavoro costruendo la meta al primo ingresso nei 22, circa a metà secondo tempo, per l’allungo sul 10-17. Nel finale di gara il copione non cambia: a Pavia manca la freddezza per finalizzare e gli ospiti reggono, fino a chiudere il match con l’ultima meta. Da segnalare in casa gialloblu i trenta minuti in campo per il Centurione Nicola Cozzi, uno che dovrebbe fare l’allenatore, ma che a quarant’anni e oltre si mette a disposizione della sua rosa in emergenza e coglie una bella occasione per tornare a divertirsi in campo.
Infatti possiamo concludere dicendo che le due squadre hanno dato vita ad una partita entusiasmante, motivo per cui escono entrambe (quasi) soddisfatte.
Tommaso Marconi