“Remare a scuola” quest’anno a Pavia coinvolge 700 alunni
Il progetto nazionale della Federazione italiana canottaggio si svolge anche a Pavia grazie allo staff del CUS Pavia Canottaggio. “Remare a scuola” quest’anno interesserà una trentina di classi della scuola Leonardo da Vinci di Pavia per un totale di 700 alunni.
Con il progetto “Remare a scuola” i ragazzi imparano le basi di tecnica del canottaggio. Attività che viene svolta durante un’ora di lezione dedicata all’educazione fisica. L’iniziativa, a Pavia, si svolge da novembre a febbraio.
Gli allievi remano grazie ad alcuni remoergometri – messi a disposizione dal CUS Pavia Canottaggio – che sono gli attrezzi usati dai canottieri per gli allenamenti quotidiani a secco, cioè in palestra e non in barca sul fiume. A seguire le attività dei ragazzi ci sono alcuni atleti del CUS Pavia Canottaggio studenti della facoltà di scienze motorie dell’Università di Pavia. Gli atleti, in questa iniziativa, sono coordinati dall’allenatrice federale Francesca Postiglione (nella foto). Fra i canottieri che partecipano a “Remare a scuola”, ricordiamo: Mirco Fabozzi, Pietro Sfiligoi, Stefano Morganti, Elisa Mapelli, Martina Comotti, Andrea Bolognini. Istruttori e attrezzature sono messi a disposizione dal CUS Pavia, per tanto non ci sono spese a carico della scuola.
«Quando incontriamo la prima volta i ragazzi, spieghiamo che cos’è il canottaggio – spiega Francesca Postiglione -. Poi si entra nella pratica con i primi approcci al remoergometro. Si tratta di un’attività con cui ciascuno di noi misura prima ancora della forza e della resistenza, le sue capacità di coordinazione poiché sappiamo che nel canottaggio la remata è il risultato del movimento coordinato, appunto, di gambe e braccia. I ragazzi imparano subito e dimostrano di apprezzare questa disciplina».
«Durante il progetto i ragazzi sono invitati a fare una lezione di prova presso la sede nautica del CUS Pavia Canottaggio – aggiunge Francesca -. Il canottaggio è infatti uno sport che, generalmente, si inizia a fare dagli 11 anni. Al Capannone – come lo chiamiamo noi – chi vuole fare una lezione di prova troverà anche il remoergometro in una vasca d’acqua che simula un’uscita in barca».
La scuola Leonardo da Vinci ha aderito per il secondo anno all’iniziativa che viene coordinata dagli insegnanti di educazione fisica Monica Pelfini, Roberta Maggi, Mariano Demartini. Un paio di volte la settimana, a turno, le classi della scuola si recano nella palestra dove trovano lo staff del CUS Pavia Canottaggio pronto per la lezione ai remoergometri. «Ha successo, piace ai ragazzi e alle famiglie – dice l’insegnante Monica Pelfini -. “Remare a scuola” arricchisce l’offerta formativa scolastica e aiuta a far conoscere una disciplina come il canottaggio che può essere praticata sul nostro fiume Ticino».
“Remare a scuola” è un progetto nazionale della Federazione italiana Canottaggio che prevede anche il Campionato Interscolastico di Indoor Rowing, giunto alla 15esima edizione. Dal mese di Febbraio, infatti, gli allievi delle scuole aderenti al progetto, divisi in categorie (ragazzi/e, cadetti/e, adaptive) iniziano delle vere e proprie gare sui remoergometri. L’obiettivo è coprire la distanza di 100 metri nel minor tempo possibile. In base ai tempi fatti registrare da ogni singolo concorrente sono compilate le classifiche a livello di Istituto. I vincitori saranno premiati con una medaglia. La somma dei migliori tempi di ogni categoria fatti registrare in ogni singolo istituto andrà a formare la classifica nazionale, individuale e a squadre, ma soprattutto decreterà la scuola vincitrice.
Il progetto nazionale prevede anche uscite in barca, da marzo ad aprile, che culminano a maggio con lo svolgimento dei Campionati studenteschi di canottaggio. Una parte di progetto che a Pavia stenta a decollare. «Il fiume Ticino non aiuta per via del fatto che è molto variabile la sua navigabilità per i periodi di siccità oppure, al contrario, per le piene – spiega Francesca Postiglione -. Stiamo, in ogni caso, cercando fondi per poter attrezzarci ad esempio con una barca-scuola a più posti e con il relativo carello di trasporto».