“Abili si diventa” ha raddoppiato i partecipanti
Festa di fine d’anno per il corso di attività motoria “Abili si diventa” rivolto agli studenti dell’Università di Pavia. In questa occasione abbiamo incontrato i responsabili del progetto che hanno fatto il punto della situazione e un paio di partecipanti che ci hanno raccontato la loro esperienza.
Giunto alla seconda edizione, il corso ha raddoppiato il numero di partecipanti. Un’iniziativa che nasce dalla collaborazione fra il Centro di Servizio di Ateneo Servizio di Assistenza e Integrazione Studenti Disabili “S.A.I.S.D.”, CUS Pavia e il Laboratorio di Attività Motoria Adattata “LAMA”. All’incontro di fine stagione che si è svolto nella struttura di via Giulotto, abbiamo incontrato Luca Marin e Sara Ottobrini, rispettivamente responsabile del Progetto “Abili si diventa” e responsabile dei tutor e alcuni allievi del percorso di attività motoria adattata. Erano presenti anche Cesare Dacarro, presidente del CUS Pavia e Marisa Arpesella, delegata del Rettore per lo Sport e per la disabilità.
«Il corso vuole favorire l’autonomia e migliorare la quotidianità di chi ha disabilità motorie e in particolare per chi si muove in carrozzina. Si propongono percorsi in cui il partecipante deve utilizzare differenti abilità per arrivare al traguardo ed esercizi agli arti superiori», spiega Luca Marin.
«Quest’anno gli iscritti sono raddoppiati, oggi sono una ventina – aggiunge Sara Ottobrini -. Gli incontri si tengono due volte la settimana e hanno la durata di due ore. Il corso si avvale di tutor e di un numero variabile di tirocinanti che sono studenti di Scienze motorie».
Dorotea studia biologia, secondo anno della laurea triennale. «E' diventato un appuntamento settimanale che si aggiunge alle altre attività motorie che svolgo da sola come la corsa in carrozzina. Il clima è amichevole e apprezzo la professionalità del team».
Federica studia farmacia: «Da quando svolgono questi esercizi sono diventata più veloce nel manovrare la carrozzina e nelle attività quotidiane. Mi piacerebbe poter frequentare più spesso».