Il 2016 della Scherma

Un’arte quella della scherma. Tanto che a insegnarla ci sono Maestri. Un’arte, si diceva, in cui si apprendono tattica e controllo delle emozioni. Cosa si aspetta dai suoi atleti nel 2016, il Maestro Federico Meriggi? Un delta. Con il segno più.

Entrare in una sala scherma è un po’ come varcare la soglia di un altro mondo. Dove il gesto atletico è anche filosofia. Accade anche al CUS Pavia Scherma. Uno staff nuovo, una sala rinnovata, tanti iscritti coinvolti in gare nazionali ed estere. Questo fine settimana CUS Pavia Scherma sarà a Bratislava per una competizione internazionale under 17. Come ci racconta il direttore tecnico Federico Meriggi.

«Parteciperà Marta Lombardi che insieme a Francesco Leone e a Silvia Greco prenderà parte anche alla gara di Helsinki il 6 e 7 febbraio. Entrambi gli eventi sono molto importanti perch&e133; ci saranno gli osservatori della Nazionale che prenderanno nota di chi convocare ai raduni».

Quali sono gli altri principali appuntamenti del 2016

«Il 30 e il 31 gennaio CUS Pavia Scherma parteciperà in massa allagara internazionale Under 23 del Circuito della Confederazione Europea che si svolgerà a Busto Arsizio. Poi gli allenamenti saranno programmati per arrivare preparati al mese di maggio in cui ci saranno una serie di eventi. Fra questi, le finali Under 14 a Riccione dove si sono qualificati bene 20 allievi che hanno lavorato sulla qualità e hanno innalzato il loro livello di ranking. Dal 13 al 15 maggio ad Acireale si svolgeranno le finali Under 20 e Under 17. Sempre a maggio ad Ancona è in programma la partecipazione alla gara a squadre femminile e maschile. A giugno, dal 9 al 12, si terrà a Roma la finale dei campionati assoluti».

Qual è la fotografia di CUS Pavia Scherma?

«Abbiamo quasi cento iscritti. Si è creato un team tecnico affiatato che, oltre a me, conta Matteo Beretta, Stefano Vogna e il preparatore atletico Tiziano Gemelli. Gli allievi trovano uno staff compatto, un fronte unico. Ciò rende particolarmente efficace la nostra azione. C’è un clima sereno e produttivo. La sala scherma è ampia e possiamo utilizzare ben otto pedane».

Quasi la metà degli iscritti sono bambini. Il fascino di Zorro o che altro?

A chi inizia a fare scherma gli si apre un mondo ricco di opportunità. Dal punto di vista agonistico, i bambini di sei anni hanno davanti a loro un’intera scala, procedendo gradino per gradino, potranno arrivare a vette molto alte. Come stanno facendo Francesco Leone, Silvia Greco, Marta Lombardi. Inoltre, la scherma insegna a crescere. Insegna il confronto con l’avversario, promuove una mente tattica, sviluppa in maniera armonica corpo e mente».

Cosa si aspetta dai suoi atleti?

Mi aspetto che tutti quanti gli iscritti ai nostri corsi, dai bambini agli adulti, riescano a portare a casa il loro personale delta di miglioramento. Mi piacerebbe che ciascuno di loro potesse analizzare questa stagione e dire: sono partito qui e sono arrivato là. Costatando una crescita.

Qual è il bello della scherma?

Chi vuole vincere gioca a bocce, a freccette. Chi vuole fare scherma, fa scherma.

Un po’ ermetico. Ci vuole spiegare?

La scherma è un’arte. Dove ci sono concentrazione, coordinazione, tattica, strategia, simulazione, lettura del comportamento dell’avversario e relativa reazione. Un’arte per tutti, ognuno tira con le proprie caratteristiche, con le proprie risorse. Per tutti, ripeto. Tanto che nel corso del 2016 è in programma l’avvio di un corso di scherma paralimpica.

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